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Rassegna Cinema di Monicelli

La grande guerra La grande guerra

Nazione:  Italia, Francia
Anno: 1959
Genere: commedia
Durata: 220’
Regia: Mario Monicelli

Cast:
Vittorio Gassman: GIOVANNI BUSACCA
Alberto Sordi: ORESTE JACOVACCI
Bernard Blier: IL CAPITANO CASTELLI
Silvana Mangano: COSTANTINA
Ferruccio Amendola: DE CONCINI
Mario Valdemarin: LOQUENZI
Tiberio Murgia: NICOTRA
Livio Lorenzon: BATTIFERRI
Folco Lulli: BORDIN
Elsa Vazzoler: LA MOGLIE DI BORDIN
Romolo Valli: IL TENENTE GALLINA

Trama:
Il romano Oreste Jacovacci ed il milanese Giovanni Busacca si incontrano durante la chiamata alle armi della prima guerra mondiale. Seppure con caratteri diversi, sono uniti dalla mancanza di qualsiasi ideale e dalla volontà di evitare ogni pericolo ed uscire indenni dalla guerra. Attraversate numerose peripezie durante l’addestramento, i combattimenti ed i rari momenti di congedo (insieme ad un gruppo variegato di commilitoni e popolazione civile fra cui la prostituta Costantina interpretata da Silvana Mangano), si offrono volontari come staffette per cercare ancora una volta di schivare i rischi maggiori. Dopo essersi perduti, un rapido capovolgimento della linea di fuoco li trasporta in territorio nemico e vengono catturati dagli austriaci. Sopraffatti dalla paura ammettono di essere in possesso di informazioni cruciali per l’esito della battaglia e pur di salvarsi decidono di passarle al nemico. L’arroganza dell’ufficiale austriaco ed una battuta di disprezzo verso gli italiani ridà forza alla loro dignità portandoli a mantenere il segreto fino alla fucilazione.


L’armata brancaleone L’armata brancaleone

Nazione: Italia, Francia, Spagna
Anno: 1966
Genere: commedia
Durata: 200’
Regia: Mario Monicelli

Cast:
Vittorio Gassman: BRANCALEONE DA NORCIA
Catherine Spaak: MATELDA
Gian Maria Volontè: TEOFILATTO DEI LEONZI
Enrico Maria Salerno: ZENONE IL SANTONE
Folco Lulli: PECORO
Maria Grazia Buccella:  LA VEDOVA
Barbara Steele: TEODORA

Trama:
Nel Medioevo lo spiantato cavaliere Brancaleone da Norcia si mette alla testa di un gruppo di scalcinati senza famiglia e parte alla conquista del feudo di Aurocastro. Pur essendo uno dei più classici esempi di commedia all’italiana, il film ne dilata i confini con un’operazione culturale originale che comprende Kurosawa e Calvino, una rilettura della storia in chiave nazional-popolare, l’invenzione (di Age & Scarpelli) di una parlata mista di latino medievale e italiano prevolgare, il gusto anarchico di una scampagnata becera e i temi tipicamente monicelliani del gruppo dei piccoli perdenti e del senso della morte. 3° incasso nella stagione 1966-67, 3 Nastri d’argento (Gherardi per i costumi, Di Palma per la fotografia, Rustichelli per la musica) e un titolo passato in proverbio.


Le rose del deserto Le rose del deserto

Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere: Storico
Durata: 142’
Regia: Mario Monicelli

Cast:
Giorgio Pasotti: IL TENENTE MARCELLO SALVI
Alessandro Haber:   IL MAGG. STEFANO STRUCCHI
Michele Placido: IL FRATE SIMEONE
Moran Atias: AISHA
Fulvio Falzarano: IL SERGENTE BARZOTTIN

Trama:
E’ l’estate del 1940. Le truppe italiane sono in Libia. Il terzo reparto della sezione sanità si accampa in un’oasi sperduta del deserto libico: la convinzione di tutti è che il soggiorno sarà breve, brevissimo. C’è anche un frate fra i soldati: un uomo che aiuta la popolazione locale a sopravvivere sia alla vita difficile che alla guerra. Per tutti il soggiorno in Libia appare più una missione umanitaria che una guerra. In poco tempo però il conflitto bellico si avvicina in modo impressionante e il campo viene preso d’assalto tanto sia da soldati in fuga che da feriti. E la guerra prende davvero il sopravvento.


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