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Bari

Bari è nota per essere la città nella quale riposano le reliquie di San Nicola. Tale privilegio ha reso Bari e la sua Basilica uno dei maggior centri prediletti dall’ortodossia in Italia.
La città è situata in un’area fortemente urbanizzata, che rappresenta uno dei più importanti e popolosi agglomerati urbani italiani: si tratta di un raggruppamento di centri con una popolazione complessiva di circa 600.000 abitanti, inclusi in un raggio massimo di 15-20 km dal capoluogo e situati su strade di grande comunicazione, serviti da svincoli; questa rete urbana, con i vertici disposti a emiciclo, è avvantaggiata anche dalla conformazione del territorio comunale barese, simile a un grosso cuneo molto articolato, con base sul litorale.
La città ha una solida tradizione mercantile e da sempre è punto nevralgico nell’ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con l’Est europeo, consolidati grazie alla celebre rassegna della Fiera del Levante nata nel 1930 e più recentemente dalla sede del segretariato per il Corridoio trans-europeo 8.
Bari è sede dell’Università degli Studi di Bari, una delle università più frequentate d’Italia, e del Politecnico di Bari, unico del centro-sud.
La città vanta un peculiare centro storico (la così detta Barivecchia) permeato di una storia millenaria, e un ampio quartiere ottocentesco dalla pianta ordinatamente a scacchiera (quartiere murattiano), che meglio interpreta la tradizione commerciale della città. Nel secondo dopoguerra, la città ha sofferto di un’urbanizzazione rapida e spesso incontrollata, cosicché la parte moderna del capoluogo, sviluppatasi al di là del quartiere murattiano, appare urbanisticamente confusa e molto meno regolare. (fonte: wikipedia)

 
Castellana Grotte

Castellana Grotte è un comune di 18.276 abitanti della provincia di Bari. Castellana Grotte va considerata la porta attraverso la quale ammirare i tesori che la Puglia custodisce nelle segrete cavità del sottosuolo, a centinaia di metri di profondità. Il complesso carsico delle grotte di Castellana è tra i più vasti e suggestivi d’Italia. Votata ad una economia prettamente agricola, Castellana Grotte presenta un caratteristico centro storico, ben conservato, con stradine che si fanno largo tra case di pietra. Una comunità a misura d’uomo, ospitale, generosa, custode di tradizioni antiche: le Fanove, ad esempio, rito religioso nel mese di gennaio, che ricorda vicende di un passato remoto ed impegna gli abitanti dei rioni in una accanita gara nell’allestire enormi pire che, nel buio della notte, spandono mille scintille, mentre tra le viuzze del centro si possono assaporare le tipiche bontà gastronomiche della cucina pugliese. (fonte: wikipedia)

 
Gioia del Colle

Gioia del Colle è un comune di 27.910 abitanti della provincia di Bari posto a 360 metri sul livello del mare. Il suo nome deriva da Joha, riduzione del cognome Joannakis, che era una famiglia bizantina presente in questi luoghi in età medioevale.
Il paese di Gioia del Colle nasce intorno ad un castello di origini bizantine. Fu ricostruito dal normanno Riccardo Siniscalco, per poi essere distrutto da Guglielmo I di Sicilia detto "il Malo". Fu rifondato nel 1230 da Federico II di Svevia al ritorno dalla Crociata. Sembra che il castello fosse una residenza in cui sostava durante le sue battute di caccia. Fu poi completato dagli Angioini. Il sito più antico dove si rilevano le prime tracce di civiltà è a Monte Sannace, distante circa 5 km dal paese odierno. Scavi archeologici ancora oggi portano alla luce testimonianze di un villaggio di Peucezi risalente al VII secolo a.C. Gioia nasce sotto il dominio bizantino per poi passare sotto il dominio normanno e fu affidata al conte Riccardo di Altavilla. A Federico II si deve la ricostruzione del castello. Fu principato di Taranto e feudo dei principi De Mari di Acquaviva della Fonti fino all’abolizione delle feudalità. Gioia del Colle è rinomata per la mozzarella "fior di latte" e anche per il vino Primitivo di Gioia del Colle. L’agricoltura, le industrie casearie e il commercio sono il motore economico di questo paese. (fonte: wikipedia)

 
Noicattaro

Noicattaro è un comune di 24.379 abitanti della provincia di Bari, centro di produzione e trasformazione dell’uva da tavola. Il territorio comunale è stato abitato sin da tempi molto remoti.
Il centro storico del paese sorge in prossimità della diramazione della Via Traiana che congiungeva Brindisi a Canosa di Puglia e Benevento, e poi ancora proseguiva sino a Roma sul tracciato della Via Appia. Era l’antica via Minucia, o secondo l’interpretazione di alcuni autori la mulattiera ("mulis vectabilis via") citata nelle opere di Strabone, Orazio e Cicerone.
Nella fascia costiera del territorio di Noicàttaro sono state rinvenute tracce della presenza umana risalenti in alcuni casi al Neolitico; invece nell’entroterra, verosimilmente lungo il tracciato dell’antica viabilità, sono state scoperte necropoli risalenti ad epoca preromana, fra tutte merita una citazione la sepoltura di un guerriero databile intorno al VI secolo a.C., il prezioso corredo funerario scoperto è conservato nel museo archelogico di Bari.
Il paese attuale nasce tra l’XI e il XII secolo come piccolo villaggio ("Locus Noa") cinto da mura e protetto da una torre feudale e da una chiesa, attorno alla quale si disponevano le abitazioni. (fonte: wikipedia)

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