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Film - Sezione
12/14 anni |
Paese Francia
Regia Rabah Ameur-Zaïmeche
Soggetto
Sceneggiatura Rabah Ameur-Zaïmeche, Madjid Benaroudj
Fotografia Olivier Smittarello, Karim Albaoui, Emmanuel
Dupré, Lionel Sautier
Musiche Assassin
Suono
Montaggio Nicolas Bancihlon
Interpreti Rabah Ameur-Zaïmeche, Ahmed Hammoudi,
Brahim Ameur-Zaïmeche, Farida
Mouffok, Ali Mouffok
Produttore Sarrazink Productions
Durata 83'
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Trama:
Kamel, un ragazzo del ghetto francese, torna in Francia dopo
essere stato espulso in seguito a un arresto per spaccio di
stupefacenti. Con l'aiuto della sua famiglia cerca di crearsi
una vita normale. Ma nel ghetto niente è normale.
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Paese Israele, Germania, Francia
Regia Eran Riklis
Soggetto
Sceneggiatura Eran Riklis e Suha Arraf
Fotografia Rainer Klausmann
Musiche Habib Shadah
Suono
Montaggio Tova Asher
Interpreti Hiam Abbass, Doron Tavory, Rona Lipaz-Michael,
Tarik Kopty
Produttore Eran Riklis Productions, Mact Productions,
Riva Film, Heimatfilm
Durata 106'
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Trama:
Il film affronta l'infinito conflitto israelo-palestinese
attraverso la vicenda privata di due donne: l'una palestinese
e proprietaria di un limoneto, l'altra israeliana e moglie
del ministro della difesa d'Israele. Al confine cisgiordano
il ministro della difesa israeliano decide di costruire la
sua nuova dimora. Le misure di sicurezza ne fanno una casa
blindata con infissi d'acciaio, recinzioni, telecamere ovunque
e torretta d'osservazione armata. Ma il limoneto della confinante
vedova palestinese impedisce la visuale e vanifica in parte
il controllo dell'area. L'opportuna ordinanza del tribunale
ordina lo sradicamento dei limoni ed impedisce l'accesso alla
piantagione anche alla sua legittima proprietaria. Gli alberi
cominciano a deperire, i limoni marciscono in terra e l'unico
motivo di sussistenza della vedova viene a mancare. Lei indice
allora una battaglia legale e la moglie del ministro, presa
coscienza dell'arroganza israeliana, assiste quasi impotente
all'andamento del processo dall'esito pressoché scontato.
A sentenza emessa, l'avvocato palestinese dice ai giornalisti:
"Allora signori, il lieto fine c'è soltanto nei
film americani...".
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Paese Iran
Regia Farhad Mehranfar
Soggetto
Sceneggiatura
Fotografia
Musiche
Suono
Montaggio
Interpreti Maryam Moqadam, Yusef Moradian, Hawass Palouk,
Parivash Nazarieh
Produttore
Durata 83'
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Trama:
Khazar, una giovane dottoressa, parte alla ricerca di Horam
guidata da una registrazione che l'amato le ha inviato su
un'audiocassetta. Il messaggio arriva da un paese perduto
sulle montagne del Kurdistan, dove Horam da qualche anno si
è ritirato per aiutare il suo popolo in guerra.
La leggenda dell'amore è un film di denuncia e anche
un film di apertura. Attraverso le immagini, catturate da
una fotografia raffinata, ci permette, infatti, di viaggiare
tra le montagne scoscese del Kurdistan iraniano e di percepire
una realtà a noi sconosciuta e, apparentemente, lontana.
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Paese Italia
Regia Susanna Nicchiarelli
Soggetto
Sceneggiatura Susanna Nicchiarelli, Teresa Ciabatti
Fotografia Gherardo Gossi
Musiche
Suono
Montaggio Stefano Cravero
Interpreti Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Mariana
Raschillà, Pietro Del Giudice
Produttore Fandango
Durata 85'
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Trama:
A cavallo degli anni Sessanta Arturo e Luciana, fratello e
sorella, comunisti convinti e sfegatati nonostante la giovane
età, vivono insieme il fenomeno della corsa allo spazio
facendo il tifo per i cosmonauti sovietici: ma il rapporto
tra i due si complica a mano a mano che crescono. Luciana,
adolescente aggressiva e spregiudicata,comincia ad avere i
primi fidanzati e a vergognarsi sempre di più di quel
buffo fratellone che invece, forse per via dell'epilessia,
sembrerebbe non crescere mai.
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Paese Gran Bretagna/Sudafrica
Regia Anthony Fabian
Soggetto Anthony Fabian
Sceneggiatura Helen Crawley, Jessie Keyt, Helena Kriel
Fotografia Dewald Aukema, Jonathan Partridge
Musiche Helene Muddiman
Suono
Montaggio St. John O'Rorke
Interpreti Sophie Okonedo, Sam Neill, Alice Krige,
Tony Kgoroge, Ella Ramangwane;
Produttore Anthony Fabian, Genevieve Hofmeyr, Margaret
Matheson per Elysian Films, in
coproduzione con Bard Entertainments, Moonlighting Films,
Lipsync Productions
Durata 107'
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Trama:
Quella raccontata in Skin (Anthony Fabian, 2008) è
la storia (vera) di una ragazza che, nel Sudafrica sotto apartheid
degli anni Sessanta, sperimenta sulla sua pelle, che cosa
significhi avere una carnagione ambrata e capelli crespi pur
essendo nati da genitori afrikaner, bianchi e razzisti convinti.
L'infanzia di Sandra è costellata di prove dovute alla
caparbietà con cui il padre, pur di vedere riconosciuta
la pura whiteness della figlia così da permetterne
l'accesso agli istituti per soli bianchi, presenta il suo
caso davanti a vari tribunali fino ad arrivare alla corte
suprema, che gli dà ragione, varando un emendamento
alla normativa. Guardata con sospetto dai compagni, Sandra
si trova più a suo agio con la sua tata nera e con
gli inservienti che lavorano alla concessione ma il padre
la sorveglia con severità, imponendole di non superare
la linea del colore. Arrivata in età da marito, tenta
di piazzarla con qualche ragazzotto bianco della zona, ma
Sandra non vuole saperne, protetta dalla madre. Quando però
il padre scopre che Sandra frequenta in segreto il garzone
nero dell'emporio Petrus, il razzismo culturale e la gelosia
esplodono e lo portano a mettere in fuga il ragazzo a colpi
di revolver. Vedendosi alle strette, Sandra fugge con Petrus
in Swaziland da una zia del giovane iniziando così
la sua odissea.
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